Il RENT TO BUY è un metodo di compravendita immobiliare già da molti anni presente nei paesi anglosassoni quali Stati Uniti, Australia, Regno Unito ed Irlanda che la legge 164 del 11/011/2014 ha finalmente normato. Vengono quindi chiarite le procedure di un metodo di acquisto che fornisce un grande aiuto per superare le difficoltà iniziali per la necessita dell’ottenimento di un mutuo o la necessità di attendere la vendita di un altro appartamento.
Il RENT TO BUY consente di entrare subito nell’abitazione scelta, prima in locazione (rent) e poi in piena proprietà (buy), con un processo di acquisto che normalmente si conclude entro 3 anni ad un prezzo pattuito e bloccato oggi
VANTAGGI:
Posticipando il rogito notarile e, di conseguenza, l’accensione del mutuo, si ottengono 4 importantissimi benefici:
1. la possibilità, per l’acquirente, di crearsi uno “storico creditizio”, finalizzato a migliorare il proprio rating (punteggio) per ottenere il mutuo con più facilità ed alle migliori condizioni di mercato (non solo in termini di spread ma anche in termini di costi accessori);
2. la creazione di un “primo vantaggio finanziario” grazie al quale l’acquirente, versando mensilmente al venditore (costruttore o privato) un importo equivalente ad un normale affitto, se ne vede accantonare una percentuale come acconto sul prezzo, elevando così il suo deposito iniziale senza appesantire il proprio bilancio familiare;
3. la creazione di un “secondo vantaggio finanziario”, derivante dalla posticipazione di tutti i costi e le imposte relative al mutuo ed al rogito notarile;
4. un “periodo di prova” durante il quale, se dovessero mutare le proprie esigenze, si può vendere l’immobile ad un terzo soggetto con la semplice cessione dei contratti, ottenendo magari anche un guadagno! (in particolare nel caso dovessero confermarsi i primi timidissimi segnali di ripresa del mercato immobiliare)
Ulteriori vantaggi per l’acquirente con appartamento da vendere
1. Almeno tre anni di tempo (eventualmente prorogabili) per vendere la vecchia abitazione senza quella fretta che spesso in fase di trattativa porta a doverne ridurre il prezzo pur di concludere.
2. Poter usufruire da subito della qualità della nuava abitazione (es basso consumo energetico e minori costi, spazi più idonei) lasciando libera la vecchia con maggiore possibilità di intercettare una domanda di acquisto dove l’immediata disponibilità del bene risulta un importante requisito
3. La ripresa economica prevista purtroppo (alcuni economisti dicono fortunatamente…) sarà molto selettiva. In tale contesto la forbice di prezzo tra gli edifici di nuova generazione conformi alle norme di antisismica, risparmio energetico, isolamento acustico ecc. e gli edifici non più in linea con tali requisiti prestazionali è destinata ad ampliarsi notevolmente. Per i primi è prevista (prima o poi) una solida crescita del mercato mentre per gli altri il rischio di uno stallo è molto probabile. Gli attuali prezzi estremamente bassi anche su immobili di qualità danno l’occasione di posizionarsi oggi su un bene destinato a rivalutarsi, e potendo quindi vendere con calma il vecchio, accettando saggiamente che il prezzo di tale vendita non potrà purtroppo risalire (anzi!).